sabato 21 settembre 2013

Mood Indigo


Dispiace dirlo, ancora di più scriverlo. Ma l'attesissimo, almeno per me, ritorno di Gondry non è il capolavoro che aspettavo. Si potrebbe dire che sia legato alle aspettative? come negarlo. 

Il libro di Boris Vian per chi lo ha letto, e per chi conosce un pò il cinema di Gondry, era semplicemente perfetto per il regista francese. Perfetto.
Non voglio dire che il film sia brutto, tutt'altro, ma manca quel "quid", nel momento più importante del film, per farlo decollare, per farlo diventare quel piccolo capolavoro che è "Eternal Sunshine...".
Gondry ci regala una prima parte bellissima, colorata, frizzante, dove tutte le fantasie surreali dello scrittore francese prendono vita sotto i nostri occhi. Nella seconda parte, dove il racconto si dovrebbe fare malinconico e triste, invece la storia sembra bloccarsi, e non riesce a farci tirare giù quei lacrimoni che dovrebbero scendere a secchiate. 
Il problema è semplicemente uno che Gondry si porta avanti da sempre: la sceneggiatura. A livello di messa in scena non credo che negli ultimi anni ci sia stato un regista con un'impronta visiva così forte e riconoscibile (vedi un videoclip a caso), ma a livello narrativo "quasi" tutti i film zoppicano qua e là, se non sono sopportati da una sceneggiatura forte (vedi "Eternal sunshine...")
In sostanza:
La schiuma dei giorni: una gioia per gli occhi un pò meno per il cuore. 

giovedì 5 settembre 2013