L'amore materno, nel suo eccesso, nella sua malattia. Il tema è difficile, e Costanzo tenta una strada per niente banale: inizia come "Love Story" e si finisce dalle parti di "Rosemary's baby" solo che questa volta il diavolo è la mamma.
Con una scena d'apertura degna del miglior cinema d'autore, il film prosegue tra alti e bassi.
Un autore coraggioso, per un film necessario.